Le piramidi di Zone, Brescia

Piramidi di Zone

Piramidi in Italia? Si.. troviamo le piramidi a Zone ed in Trentino.  Alcune settimane fa abbiamo visitato le piramidi di Zone.

Zone è un piccolo comune in provincia di Brescia,  in montagna ma a pochi minuti di auto dallo splendido lago di Iseo.

Piramidi di Zone

Cosa sono le piramidi di Zone

Le piramidi di Zone sono delle formazioni dovute all’erosione, la loro origine è correlata alla terza glaciazione del Riss,  la superficie occupata oggi dal lago di Iseo era un ghiacciaio.

Con il ritiro dei ghiacci è rimasto sul luogo un terreno misto ad argilla, limo, ciottoli e sassi molto grandi. Da qui ha preso il via il processo erosivo che ha permesso la formazione delle piramidi di Zone.

Le acque piovane con delle reazioni chimiche al suolo hanno fatto si che il terreno si assottigliasse  formando queste piramidi coniche preservando tuttavia il loro cappello: ciottolo protettore.

pietra Sabina piramidi di Zone

Questo fenomeno è in continua evoluzione, al momento la piramide più alta è di 30 metri ed ha un diametro di 8.

Il sentiero delle piramidi di Zone.

Proveniendo da Marone, percorrendo la strada in auto troviamo un piccolo spiazzo da dove è  possibile ammirare il panorama e prendere il sentiero, questo però non è l’inizio  ne il punto più comodo.

Proseguendo  con l’auto si raggiunge la frazione di Cislano  e sulla destra c’è un grande chiosco con parcheggio e parco giochi. Si parte da lì.

 

Piramidi di Zone

Il percorso è ad anello, non percorribile con passeggini e personalmente sconsigliato a bambini piccoli. Consigliate scarpe adatte al trekking, anche di livello base.

Per  chi mi segue su Facebook sa che lo scorso aprile in occasione dell’adozione del nostro melo  abbiamo raggiunto la zona con l’idea di percorrere il sentiero ma le nuvole basse e la pioggia dei giorni precedenti non ce l’hanno permesso, è fortemente sconsigliato in queste condizioni meteo.

Ci eravamo fermati al chiosco per una bevanda calda e dopo poche chiacchiere con i gestori abbiamo capito fosse meglio rimandare l’escursione. Quando il cielo si è aperto abbiamo mandato il nostro drone a curiosare!

Un consiglio è di informarsi sempre prima di intraprendere una qualsiasi escursione in montagna.

Riserva naturale

Nel 1984 la zona è stata dichiarata riserva naturale  dalla regione Lombardia. Abbiatene cura percorrendo il sentiero 🙂

Una scheda completa è disponibile sul sito della provincia di Brescia.

Durante il percorso si trovano interessanti cartelli esplicativi.

Se all’escursione volete abbinare qualche altra attività la scelta in zona è varia.  Io consiglio un giro a Montisola!

 

Lombardia carne 2023 Rovato

Giunta alla 132ª edizione Lombardia carne si è svolta anche quest’anno nella bella città di Rovato in provincia di Brescia.

La fiera Lombardia carne ha occupato tutto il weekend e si concluderà nella giornata di lunedì 27 marzo a pranzo. Gli eventi  hanno coinvolto molto pubblico tra sabato e domenica.

In bella mostra le macchine e le attrezzature agricole in entrambi i giorni, domenica anche gli animali In mostra sono stati un piacevole intrattenimento oltre che per gli appassionati del settore anche per i visitatori e per le famiglie con bambini che con grande piacere colgono sempre l’occasione di salutare gli animali della  fattoria. Manzi, mucche e vitellini ma anche cavalli sportivi, asinelli e ovini.

Dedicato sempre alle famiglie uno spazio con attività di animazione: gonfiabili, giochi della vecchia tradizione, scuola di equitazione.. un mix ideale per passare una giornata all’aperto sul territorio.

 

Lombardia Carne 2023

 

Franco Liloni, showman di Rebelot, trasmissione televisiva in onda su Telecolor,  ha intrattenuto il pubblico con canti tradizionali, celtici e di tradizione irlandese. Molto entusiasmante anche il momento in cui ha suonato la cornamusa. Un intrattenimento molto piacevole per tutto il pubblico, allietato anche durante i momenti di degustazione gratuita.

Diversi gli stuzzichini da assaggiare e il manzo all’olio, piatto tipico, accompagnato dalla polenta,  come quella buona preparata dalle nostre nonne con amore. Interessante la preparazione della polenta a cui abbiamo assistito subito dopo pranzo.

Molto interessante l’incontro con  i produttori locali di Coldiretti che presentavano i loro prodotti, un’occasione interessante per scoprire  prodotti locali di estrema qualità. Non mancavano stand dove poter mangiare qualcosa di buono.

Lombardia carne Rovato

 

Ringrazio Iseo Guide ed il  gruppo alpino per il buon panino con la salamina. La salamina è un prodotto a base di carne macinata  che può essere insaporito con spezie delicate, somiglia alla salamella, a mio avviso  più magra. 

 

Lombardia Carne 2023

Santuario di Santo Stefano sul monte Orfano

Nel pomeriggio ho partecipato ad un easy trekking organizzato dalla città di Rovato in collaborazione con Iseo Guide, con la quale abbiamo scoperto un po’ di storia della città, visitato le antiche Mura Venete, ammirato il nuovo ponte che le collega con  il Municipio e lo splendido santuario di S. Stefano sul Monte Orfano.

 

Santurario S. Stefano Monte Orfano

All’interno del santuario, risalente all’epoca longobarda nel VIII secolo sono presenti  nel catino absidale degli splendidi affreschi attribuiti a Vincenzo Foppa e Liberale da Verona: presentano una delle più antiche raffigurazioni del territorio di Rovato. Un tempo, nei periodi epidemici di peste, questo santuario fu un antico lazzaretto motivo per cui, più e più volte, fu imbiancato di calce al suo interno. Oggi fortunatamente buona parte degli affreschi sono stati riportati alla luce. 

Dal Santuario si gode di un magnifico panorama sulla Città ed è possibile ammirare gli splendidi tetti rossi con le tegole.

Aspetto l’edizione 2024 per tornare! L’edizione Lombardia carne 2023  svoltasi a Rovato è stata una piacevole sorpresa! Sul mio profilo Instagram altre foto della giornata, altre idee  per trascorrere una giornata sul territorio le trovate qui.

Tour in vespa in Franciacorta

tour in vespa in Franciacorta

La  Franciacorta, con i suoi vigneti a perdita d’occhio,  rimane tra i paesaggi più scenografici della zona. Le sue colline, le cantine e le ville con grandi viali in ciottoli  si armonizzano alla perfezione.

Il tour in vespa in Franciacorta ci ha mostrato scenari insoliti ed  abbiamo percorso strade nuove, meno battute, che solo i locali conoscono.

Il tour si svolge in piccoli gruppi, massimo cinque vespe, più l’accompagnatore che fa da apripista. E’ un gruppetto delle giuste dimensioni che evita di perdersi per strada a qualche bivio. La guida controlla sempre da suoi specchietti che nessuno rimanga indietro.

Cosa serve per partecipare ad un tour in vespa in Franciacorta

Occorre solo avere la patente B, senza che stiate a verificare nel vostro portafogli vi tolgo già il dubbio: è la classica.

La vespa, cosi come il caso ed anche il sottocasco monouso, vengono forniti da Moto Lake tour Franciacorta. E’ compresa anche l’assicurazione, il costo della benzina e l’aperitivo finale.

La vespa è come uno scooter, non ha le marce e si guida con facilità.

Itinerari

Da quest’anno ne vengono proposti due: il tour in Franciacorta che abbiamo fatto noi ed il tour del lago di Iseo.

TOUR FRANCIACORTA 🛵
Storia e Cultura della Franciacorta: Bornato, Ome, Provaglio – 60km, 4 ore.

TOUR LAGO D’ISEO 🛵
La suggestiva sponda bergamasca del Lago d’Iseo fino a Lovere – 80km, 4 ore.

I tour vengono proposti nel week end: mattina al lago e pomeriggio tra i vigneti.

Ora vi racconto nei dettagli il nostro tour!

Tour in vespa della Franciacorta: la nostra esperienza

 

tour in vespa in Franciacorta

 

Partenza puntuale alle 15 dal garage e prima sosta in un punto panoramico dove la guida ci ha fornito alcune indicazioni sulle soste e sulla zona. Le tappe, ci spiegava, non sono sempre fisse in quanto essendo una zona ricca di tradizioni ed eventi, vengono organizzate per dare sempre qualcosa in più al turista e fargli apprezzare ancora di più l’escursione.

Monastero di San Pietro il Lamosa, Provaglio

 

monastero di Provaglio

 

Monastero cluniacense del Sebino che ha vissuto una lunga storia. In principio si ergeva sul piccolo colle una chiesetta privata che venne donata ai monaci cluniacensi dell’abbazia di Cluny. Tra il 1500 ed il 1700 monastero fu acquisito dai canonici regolari di san Salvatore di Brescia che costruirono una nuova cappella.

Alla fine del 1800 passò poi in mani private e ad oggi la chiesa è stata donata alla parrocchia di Provaglio. I locali dell’antica Disciplina ed alcuni piccoli spazi ( sono stati affidati alla Fondazione culturale San Pietro in Lamosa per la loro ristrutturazione e per l’organizzazione di attività di carattere culturale. Una parte è tuttora privata.

Durante la visita le guide hanno spiegato tutto in maniera esaustiva.

Dal monastero di San Pietro parte il percorso naturalistico delle Torbiere del Sebino.

Museo dei magli di Ome

 

borgo dei magli

 

Risaliti in vespa questa è stata la seconda tappa. Il maglio, in parole molto semplici,  è un dispositivo meccanico che permette di lavorare metalli pressandoli e dando loro una nuova forma.

La zona è famosa per i magli idraulici ossia i magli che si azionano grazie all’ausilio dell’acqua con il movimento di una ruota. Su instagram trovate un piccolo video dimostrativo.

Anche qui le guide hanno spiegato e fatto una piccola dimostrazione.

Sosta aperitivo 😉

tour in vespa in Franciacorta

 

Ultima tappa è stata in un grazioso localino dove abbiamo fatto un brindisi con il Franciacorta nella versione satin.

Riprese le nostre vespe  abbiamo attraversato per l’ultima volta paesaggi bucolici con scorci meravigliosi.

Il tour in vespa in Franciacorta è stato davvero divertente

Dove si trova, informazioni e contatti

Per partecipare al tour è necessario recarsi ad Erbusco, pochi chilometri dal casello autostradale di Rovato ( autostrada A4 direzione). Per disponibilità dei tour, prezzi ed informazioni contattate direttamente Moto lake tour Franciacorta

📞 +39 338 61 91 907 (orari ufficio)
📞 +39 346 30 49 371 (dopo le 18.00)
📧 motolaketourfranciacorta@gmail.com

 

Visitare le Torbiere del Sebino

Le torbiere del Sebino sono una splendida riserva naturale  considerata “area di  di importanza internazionale per via della diversità di habitat e di specie acquatico palustre, pregiate o di interesse comunitario presenti nel territorio, rare o a rischio di estinzione, in Lombardia e Italia.”

Sono un’ottima idea per una gita domenicale alla scoperta di flora e fauna.

Per accedere alle torbiere del Sebino ci sono tre ingressi pedonali. Al fine di tutelare la riserva è presente il divieto di fare il picnic.

I percorsi per visitare le torbiere sono sostanzialmente due: il percorso sud ed il percorso nord.  I percorsi sono divisi da una passerella centrale in legno che attraversa le vasche d’acqua.

Torbiere del Sebino

Noi abbiamo percorso l’itinerario sud-centrale parcheggiando l’auto vicino al monastero San Pietro in Lamosa. Questo percorso è lungo circa 4 km.

La parte di maggior interesse, a mio avviso, sono proprio le passerelle che separano le due vasche e permettono di essere proprio “all’interno” delle torbiere.

Le passerelle sono percorribili anche dai bambini  ma non con il passeggino. Lungo questo percorso ci sono delle piccole postazioni dove è possibile “nascondersi” tra assi di legno al fine di sostare in osservazione degli uccelli.

Spendendo l’intera giornata è possibile percorrere entrambi i sentieri, in questo caso consiglio di sostare  nei pressi del monastero, uscire dal percorso e fermarsi per un pranzo al sacco prima di proseguire. Avrete così anche l’occasione di visitarlo. Purtroppo dieci giorni fa era ancora chiuso.

Le passerelle separano  i due percorsi (riga verde in mappa) e attraversano le torbiere.

Dalla mappa è molto più chiaro.

 

torbiere del Sebino

Itinerari

 

1.  ITINERARIO SUD-CENTRALE: partenza e arrivo dal Monastero S. Pietro in Lamosa oppure dalla stazione di Provaglio.
Lunghezza complessiva : 4 Km circa
Tempo di percorrenza: 2 – 3 ore. 

 

2. ITINERARIO NORD-CENTRALE: partenza e arrivo dal Centro Visite (via Tangenziale Sud, Iseo).
Lunghezza complessiva : 5 Km circa
Tempo di percorrenza: 3 – 4 ore. 

In questa seconda mappa ho evidenziato il percorso sud che abbiamo percorso noi:

 

PERCORSO TORBIERE del sebino

C’è anche un’area di pesca, è possibile pescare con la propria attrezza acquistando un permesso al costo di 5€.

Orari e prezzi

 

Torbiere del Sebino

Le torbiere del Sebino sono aperte tutti i giorni dalle 7 alle 21.

Per accedere alle torbiere è necessario acquistare un biglietto per persona, 1€. L’importo è destinato alla cura e manutenzione della riserva.

Per acquistare i biglietti ci sono dei distributori automatici che accettano monete da: 5,10,20,50 centesimi e da 1 euro.
C’è  anche la possibilità di pagare con la carta di credito.  Noi ci eravamo organizzati con la moneta.

I biglietti sono in vendita anche presso alcuni bar.

Visite guidate

E’ possibile organizzare una visita facendosi accompagnare da una guida naturalistica. Tutti i dettagli sono presenti sul sito.

*******

Se optate per un’escursione di mezza giornata potete proseguire sul lago di Iseo e fare una splendida gita a Montisola.

Chi preferisce continuare con escursioni naturalistiche può proseguire la giornata alla scoperta delle piramidi di terra di Zone.

Il Carnevale di Crema, Lombardia

Il Carnevale di Crema è giunto ormai alla sua 34ª edizione, molto famoso in Lombardia dura  per l’intero periodo carnevalesco. Ogni domenica sfilano i carri in gara inframezzati da altri carri minori, band e vari partecipanti.

La sfilata comincia alle ore 14:30. Il programma con i gruppi ospiti varia di settimana in settimana. Noi abbiamo assistito  allo spettacolo della Carioca  Dance Ballet, la Miwa cartoon street band e il Follower 46 di Casazza.

I carri fanno un giro completo tre volte.

 

Punti di accesso

I punti di accesso alla zona del carnevale sono recintati, in concomitanza di ciascuno c’è la cassa per poter fare il biglietto.

Crema è una città ed in base al vostro punto di arrivo conviene scegliere l’ingresso più vicino all’area di parcheggio. Il sito internet ufficiale riporta le seguenti indicazioni:

  • Provenendo da Piacenza

Parcheggio Ospedale

Si raggiunge l’ ingresso del carnevale percorrendo via Matilde di Canossa e via Crispi

  • Provenendo da Cremona

Parcheggio Ospedale

Si raggiunge l’ ingresso del carnevale percorrendo via Matilde di Canossa e via Crispi

  • Provenendo da Pavia – Lodi – Milano

Parcheggio Cimitero Maggiore

Si raggiunge l’ingresso al Carnevale dal sottopasso viale De Gasperi viale Repubblica

  • Provenendo da Treviglio

Parcheggio Via Indipendenza – Centro natatorio

Si raggiunge l’ingresso al carnevale percorrendo via Chiodo via Verdi

  • Provenendo da Bergamo e Brescia

Parcheggio la Buca di v.le S.Maria

Si raggiunge l’ingresso al carnevale percorrendo via Mazzini

Prezzi

Per partecipare al carnevale cremasco è necessario acquistare un biglietto, i prezzi sono i seguenti:

minori di 8 anni ingresso gratuito

fino a 14 anni –> 4€

adulti –> 8€

possessori di un coupon sconto  –> 6€

 

Conservando il biglietto si può entrare ed uscire dalla zona. Noi abbiamo fatto cosi per far merenda e visita ai mercatini di Carnevale che si trovano sotto il Duomo. Diverse bancarelle espongono e vendono prodotti eno gastronomici locali. Tutta l’area è pedonale e ben si presta ad una passeggiata.

Conoscete il tortello di Crema? Non è una specialità carnevalesca ma ve ne parlerò prossimamente!

Quali sono i vostri programmi per Carnevale?  Il Carnevale di Crema vi attende ancora  domenica 23 Febbraio e domenica 1 marzo.

Lo scorso anno noi lo avevamo festeggiato sul lago d’Iseo. 

Dove sciare con i bambini in Lombardia

La scorsa settimana abbiamo fatto un giro per l’Italia sulle piste da sci mentre oggi ci fermiamo in Lombardia!

Pronti a partire  per sciare in Lombardia con i bambini?!

Daniela di Noi con le valigie ci porta a Ponte di Legno

Ponte di Legno è una piccola cittadina dell’Alta Valle Camonica, in provincia di Brescia, ma quasi al confine
con il Trentino.
Un luogo tranquillo, il tipico paese di montagna, ma dove non mancano attività e occasioni di svago.
Una meta che in inverno diventa un perfetto scenario per una bellissima vacanza sulla neve per grandi e
piccoli, meglio ancora se con gli sci ai piedi. Insignita già nel 1912 del titolo di “prima stazione di turismo e
sport e invernali” dal Touring Club Italiano, la zona dispone ora della Ski Area del comprensorio Adamello
Ski, che unisce le piste del Passo del Tonale, del ghiacciaio Presena, di Ponte di Legno e di Temù. Questo
permette di avere oltre 100 km di piste da discesa con vari gradi di difficoltà e circa 50 km di piste da fondo.

Per i bambini ci sono diverse possibilità legate allo sci. Fin da piccoli possono infatti iniziare a prendere confidenza con questo sport, grazie ai tapis-roulant per facilitare la risalita dei piccoli sciatori e alle numerose scuole sci che organizzano corsi individuali e collettivi per le diverse fasce d’età e i vari livelli di capacità.

Tutte queste attività si dividono tra l’area di Ponte di Legno e del Passo del Tonale.
E proprio al Passo del Tonale è allestito anche il Fantaski, un parco giochi sulla neve dedicato ai bambini.
Qui si svolgono le prime lezioni di sci per i piccoli principianti, ma c’è anche una zona giochi accessibile a pagamento e accompagnati da un adulto, dove si trovano giochi gonfiabili, pista per slittini e baby-
snowtubing. È anche fornito un servizio di miniclub e baby sitting su richiesta.

Insomma, un luogo perfetto per un’esperienza sulla neve per tutta la famiglia, all’insegna del divertimento
e dello sci per tutte le età.

Monica di  In giro con Luchino ci accompagna in Valchiavenna

Quando si portano per la prima volta i bimbi a sciare la condizione ottimale sarebbe affidarli ad un maestro qualificato che in pochi minuti di giochi mirati sulla neve comprende se i piccoli sono pronti o no .

I baby park sono nati per questo scopo :un primo approccio dei bimbi alla disciplina sciistica , utilizzando strutture-gioco, il cui costo d’ingresso varia dai 5 ai 10 euro.

Un comprensorio che noi amiamo molto per lo sci è quello della Valchiavenna, una regione alpina a nord del Lago di Como. In Valchiavenna si arriva in auto da Milano in circa 2 ore.

Lì si trovano 60 km di piste, la maggior parte dei quali sono nelle stazioni sciistiche di Madesimo e Campodolcino, raggiungendo un picco di quota di 2948 metri .

Da quando Luca ha iniziato a sciare a 3 anni torniamo sempre sugli sci a Campodolcino, per la precisione agli impianti di Motta di Sotto, questo perchè l’Alpe Motta è family friendly

Comodamente raggiungibile da Campodolcino con lo Ski Express , una funicolare sotterranea che in pochi minuti porta sulle piste,Motta di Sotto offre varie possibilità di sciare,ma è indicato soprattutto alle famiglie ed ai principianti.

Per i bimbi è presente un piccolo baby park ed una scuola di sci che offre lezioni individuali o di gruppo .

Per quanto riguarda gli ski pass diverse sono le offerte per il comprensorio della Valchiavenna ; da segnalare le scontistiche con prezzi family per i nuclei da 3-4 componenti e per le famiglie numerose .

Se non si ha l’attrezzatura ? All’Alpe Motta trovate un comodo noleggio giornaliero o per più giorni di tutto ciò che vi occorre.

Per il pranzo direttamente sulle piste non ci sono problemi, anzi , solo uno: decidere dove fermarsi! Al coperto, all’aperto, un pasto veloce o sfizioso… La scelta è fattibile in base alle proprie esigenze; noi in genere optiamo, anche per Luchino, per una piadina, un toast o un panino , così da non appesantirci troppo , ma avere la giusta energia per continuare a sciare fino alla chiusura degli impianti.

Sara di  Dai che partiamo ci porta a Bobbio, in Valsassina

Le montagne della Valsassina, comodamente raggiungibili da Lecco, da Como e da Milano, ogni anno in inverno richiamano tantissime famiglie perché regalano piste innevate di tutti i livelli, scuole di sci con istruttori qualificati, prezzi accessibili e la possibilità di noleggio attrezzatura sul posto.

Tra le diverse stazioni sciistiche della Valsassina, i Piani di Bobbio sono la stazione più attrezzata per le famiglie e la più comoda da raggiungere dal milanese, essendo una delle località che si trovano subito all’inizio della Valle. Per raggiungere I Piani di Bobbio basta arrivare a Lecco e procedere in direzione Valsassina fino a Barzio, dove si trova la cabinovia che porta fino al punto di partenza degli impianti.

I Piani di Bobbio sono una delle mete più gettonate soprattutto perché offrono possibilità per tutti i livelli: 18 piste in tutto (che si collegano al versante bergamasco della Valtorta), suddivise in nere, rosse e blu oltre ad una pista per bob e slittini, con ben 11 diversi tipi di impianto.

E’ possibile prendere lezioni private o di gruppo in scuole di sci specializzate ed è possibile noleggiare sul posto tutta l’attrezzatura necessaria.

Inoltre, in mancanza di neve, la stazione sciistica è dotata di un sistema di innevamento programmato in modo da garantire sempre l’apertura delle piste nella stagione invernale.

Per quanto riguarda gli skipass è possibile acquistare giornalieri oppure mattinieri/pomeridiani, skipass a ore oppure stagionali. Sono inoltre disponibili offerte per le famiglie.

Per chi abita a Milano è molto comodo il Bus della neve, attivo nel weekend, che collega Milano ai Piani di Bobbio.

Ai Piani di Bobbio è infine possibile sia mangiare che pernottare in uno dei tanti rifugi presenti, posti ai diversi livelli e comodi per raggiungere le piste.

Per essere sempre informati sullo stato di apertura delle piste e sui prezzi e per poter prenotare le lezioni, il sito di riferimento è questo.

Ringrazio le colleghe per il loro contributo. E voi avete preso sci e scarponi?

 

Il treno dei sapori, viaggiando sul lago di Iseo

4FEA2FA7-9E24-47F7-9F8B-2FE99A87FBB4

Sulle sponde del lago di Iseo  corre sulle rotaie un bellissimo treno color crema ed arancione con le panche in legno, un fascino di altri tempi, parlo del treno dei sapori.

Con curiosità, soprattutto dei bambini vista la novità, ed entusiasmo, la scorsa domenica in occasione di un week end di relax sul lago di Iseo siamo partiti all’avventura! Continue reading “Il treno dei sapori, viaggiando sul lago di Iseo”

Visitare il Lago di Iseo: Montisola

Il lago di Iseo, situato in Lombardia tra le province di Bergamo e Brescia è il lago che in Europa ospita la più grande isola abitata al suo interno: Montisola. Continue reading “Visitare il Lago di Iseo: Montisola”

Blogtour in Vallecamonica: Campodimele (parte II)

 

ceto

Eccomi con la seconda parte del mio tour in Valle Camonica, la splendida valle che si estende tra le province di Brescia e Bergamo nella magica Lombardia. Un meraviglioso territorio che racchiude monti, fiumi e laghi. Per la prima parte andate qui.
Mi sveglio con tutta calma e dopo colazione mi appronto a passeggiare con la mia macchina fotografica perdendomi tra stradine montuose e scorci meravigliosi, il tempo uggioso rende l’atmosfera ancora più caratteristica.
La simpatica Maura dell’organizzazione di Valle dei Segni , mi viene a prendere in auto per raggiungere il vicino Ceto, altro piccolo paesino dove comincia la mia esperienza personalizzata. Ad ogni blogger è stata assegnata una storia fatta di persone e realtà diverse.
Arrivati un po’ in anticipo passeggiamo nel bosco soffermandoci ad ammirare la vegetazione ma poco dopo ci raggiunge la famiglia Filippini di CampodiMele.

campo di mele
Conosco subito Roberta, l’ideatrice del progetto di campodimele che mi racconta la storia delle sua famiglia. Lei vive e lavora a Milano, è un architetto e si occupa di design ma durante il week end torna in Valle per dedicarsi con amore e passione al frutteto del nonno che 30 anni fa ha piantato i primi alberi da frutto una volta giunta l’età della pensione.
Roberta vuole dare un volto nuovo all’azienda di famiglia dove tutti lavorano insieme ma ciascuno con un ruolo ben definito. Lo zio Luca se ne occupa principalmente.
Nel podere ci sono due frutteti, il secondo ha solo cinque anni. Le varietà coltivate inizialmente erano Golden e Stark Delicius mentre successivamente si sono messe a dimora altre varietà come Renetta, Florina, Golden Rush e Golden Orange.

valle camonica7

La mia attività comincia con una passeggiata nei campi tra i filari di mele, molte sono state raccolte ma tante altre fanno capolino tra le foglie, i loro colori sono meravigliosi, dal verde al rosso passando per il giallo, la buccia umida è lucida ed accattivante e raccoglierle dalla pianta per assaggiarle è stato davvero divertente. Onestamente, ma ditemelo davvero… chi non ha mai desiderato staccare un bel frutto dall’albero?! Che poi se la pianta non era nostra non l’abbiamo mai fatto è tutta un’altra storia!
Dopo questa bella passeggiata mi hanno aperto le porte del loro laboratorio dove producono succo puro di mele non zuccherato.
Si parte dalle mele, che vengono sciacquate dal macchinario, vengono poi schiacciate e pressate a freddo per farne uscire il succo. Il succo viene raccolto da un tubo e giunge in caldaia dove viene depurato e successivamente pastorizzato. Il succo viene imbustato in una confezione trasparente da 3 litri che si apre “alla spina”. Questo tipo di confezionamento permette la conservazione fino a 30 gg fuori dal frigorifero. Tutti si conclude in 24 ore rispettando severi controlli.

campo di mele1
La scatola in cui è racchiuso l’ho soprannominata #lascatolacheparla, vi sono raffigurazioni grafiche che raccontano la storia dall’albero al succo 🙂

Oltre al succo la famiglia Filippini propone anche tre tipi di confettura: more di rovo, fico e prugne.

Campodimele vuole essere un giardino unico nel suo genere, l’obbiettivo è far rivivere l’Arte nella Natura.
Auspica a diventare un giardino contemporaneo, un museo vivente, dinamico in cui convivranno le suggestioni contrastanti della natura e la Rappresentazione di Se stessa.

Mi hanno presentato i primi progetti e opere, un codice QR attaccato ai vari alberi che inquadrato con l’apposita app dello smartphone fa sentire della musica.
Un ciondolo che ha disegnato Roberta e il totem in creta dipinto che raffigura le quattro stagioni nel meleto, dall’albero spoglio all’albero colmo di frutti.

Molti sono gli eventi che vogliono organizzare per far conoscere questa splendida Valle ed il loro progetto.
La vista del meleto che si perde sotto il borgo di Ceto è veramente unica.
La mia visita termina come sempre con un momento degustativo: succo di mela in versione “ambiente” e riscaldato e squisiti dolcetti e torte preparate dalla famiglia.

vallecamonica
Di queste ore serbo un bel ricordo e alla prima occasione porterò anche i miei bimbi a far visita a Campodimele. Un ringraziamento particolare a #valledeisegni #vallecamonica che ha organizzato questo week end per me. #bebe2015

Blogtour in #ValleCamonica #ValledeiSegni (parte I)

valle camonica4

Venerdi sera scorso, inizio ottobre, con un tempo da lupi ed un viaggio che è stata una peripezia,  forse tragicomico con il senno del poi.. raggiungo la Valle Camonica, una valle che si trova in Lombardia in provincia di Brescia.

Alloggio per due notti a Capo di Ponte, paese noto ai più per la presenza delle incisioni rupestri  che all’interno del Parco di Naquane sono diventate patrimonio dell’umanità UNESCO.

Il mio blog tour ha inizio la mattina, mi sposto insieme ad altre blogger a Cerveno, un piccolo paesino con i ciotolati a terra, una breve passeggiata in mezzo a queste case: alcune ancora in pietra, altre con legno, tutto circondato da queste montagne , alberi da frutta, fiori ai balconi,  silenzio e pace interrotte dal rumore dell’acqua che scende dal torrente..

Cerveno

Raggiungo la Casa Museo, un antico edificio  rurale di fine ‘500 recentemente ristrutturato  che all’interno raccoglie la testimonianza della vita di un tempo, diverse sale accolgono arredi e strumenti di lavoro usati nella quotidianità. Si parte dagli attrezzi usati nei campi durante il lavoro fino agli oggetti domestici di uso quotidiano, ai telai per filare la lana, la stanza da letto, etc..

casa museo cerveno

In occasione della nostra visita e per il mese di ottobre all’interno dell’iniziativa “Raccontare l’uomo che mangia” in ogni sala vengono presentati otto i film che raccontano la storia di queste  persone e della loro vita con semplicità  riferendosi a storia e tradizione locale.

In mattinata la giornata è cominciata con una conferenza  stampa  dove sono intervenute più persone:  si è parlato del patrimonio di beni immateriali delle regioni alpine, un libro dedicato all’Oltrepo’ Mantovano, la cultura materiale di Giovanni Sassi con le sue ceramiche e, quello che a mio avviso è stato ancor più interessante, il racconto e la presentazione del Caseifio Turnario visitato nel pomeriggio.

Un breve intervento anche di chi ha realizzato i film.

valle camonica1

Le signore del paese per pranzo hanno portato casoncelli fatti a mano, la tipica pasta ripiena condita con burro fuso e salvia. Tra loro diversi per ricetta: ripieno classico, speck, amaretti e noci. Un altro piatto tipico  assaggiato  sono stati involtini di verza cotti al forno ripieni con la stessa  farcia dei casoncelli.

Vino rosso naturale senza solfiti e dolci fatti in casa, biscotti , crostate e ciambelle.

Dopo questa mattinata interessante,  Sara Bassi ci ha accompagnato nella visita del caseificio  che conserva l’attrezzatura  del  secolo scorso. Per lungo tempo ha prodotto burro di affioramento e formaggio tipico della valle, consentendo in tal modo ai suoi abitanti, occupati principalmente nelle attività agricole/boschive e nell’allevamento del bestiame, una sopravvivenza dignitosa.

caseificio

“Caseificio turnario perché le “cagliate” venivano assegnate a turno in rapporto alla quantità di latte che ogni utente (culunèl) conferiva nel corso dell’anno, gli utenti costituenti la “Compagnia” eleggevano annualmente un responsabile per il controllo della contabilità, nonché il “casaro” che riceveva uno specifico compenso sul lavoro giornaliero svolto, cui venivano assegnati determinati compiti, alcuni dei quali tassativi ed altri facoltativi quali, ad esempio, la pulitura e la custodia dei formaggi.

All’interno  sono presenti testi, schemi e immagini relative alla storia del caseificio con le relative norme e convenzioni gestionali, la funzione del casaro, la pesatura del latte, il sistema di raffreddamento, la formazione dei prodotti, il controllo della qualità del latte, i bovini, la monticazione con la malga.

Il caseificio turnario ha mantenuto le sue funzioni fino agli ultimi decenni del secolo scorso e conserva al suo interno l’attrezzatura completa e singolare dei mezzi utilizzati per la produzione del burro di affioramento e formaggio a lunga stagionatura.

Sono presenti due caldaie in rame fisse per formaggio e ricotta, la bilancia in ottone per la pesa del burro, due basculle per la pesatura del latte, alcune mastelle, un ripiano per lo scorrimento del siero, una macchina atta a comprimere e molti strumenti utili alle varie fasi di lavorazione ”

Dal caseificio ci siamo spostati alla vicina chiesa dove una  guida si è soffermata con molta dovizia sulla storia e sull’architettura dell’edificio. Adiacente alla chiesa  il Santuario della via Crucis, una navata che percorre le 14 stazioni  con statue in legno e gesso a grandezza  naturale che riproduco espressioni e sentimenti. Davvero molto bello. Le stazioni sono opera dello scultore camuno Simoni.

Il tour continua spostandoci in auto al parco delle incisioni rupestri di Naquane, sito patrimonio dell’Umanità UNESCO. Per me è stato un piacevole ritorno dopo molti anni quando visitai la zona in gita scolastica. Passeggiando per raggiungere il sito ho raccolto anche alcune castagne che per la gioia dei piccoli ho portato a casa.

valle camonica6

valle camonica5

Una squisita cena ha concluso questa lunga ed intensa giornata. Il ristorante dove ho cenato, Sloppy Joe a Darfo è molto accogliente in un ambiente raffinato che fa sentire subito a proprio agio.

Il proprietario, che già avevo conosciuto in occasione della mia visita a marzo per Cam on eat con il maestro Massari, ha saputo consigliarmi piatti e vini locali di ottima qualità. Ho scelto:

carpaccio di manzo salmistrato in rosa con truccioli di fatulì, julienne di daikon, olio evo e grissino di farro monococco;

tagliatelle al tartufo;

e per il dolce ero davvero sazia. Un buon caffè accompagnato da biscotti di pasticceria secca.

Stanca ma entusiasta della giornata mi sono concessa un lungo sonno pronta ad affrontare la mattina seguente la mia visita personalizzata.. (segue..)

Back To Top