Nella splendida val Seriana, a circa 30 km da Bergamo si trova la località di Parre, conosciuta da sempre per i suoi famosi scarpinocc “scarpinocc de Par” e, dallo scorso anno, per la panchina gigante numero 80. Le big bench sono sbarcate anche in Val Seriana.
Gli scarpinocc
Tipica specialità gastronomica del territorio: una pasta ripiena che per la sua forma ricorda le scarpe di panno che le donne del paese cucivano a mano.
Gli ingredienti principali sono formaggio, pangrattato e uova. La pasta è sempre all’uovo e vengono serviti con burro fuso, salvia e formaggio grattugiato.
Gli scarpinocc sono una vera e propria tradizione gastronomica tant’è che ogni anno, nel terzo week end di agosto, si svolge la sagra a loro dedicata.
Questa pasta ripiena si può acquistare in alcuni alimentari del paese ma anche degustarla direttamente al ristorante. Nel sito della Proloco trovate tutte queste informazioni utili.
Big bench, la panchina gigante di Parre
Poco sopra il paese partono diversi sentieri per fare delle passeggiate compreso quello che porta alla panchina installata lo scorso anno.
Noi amiamo molto le panchine giganti, le prime le abbiamo scoperto lo scorso anno in Piemonte e ve ne avevo parlato qui. In questo primo weekend post lockdown abbiamo approfittato subito per una gita nella natura e per scoprire questa panchina gigante. Gli scarpinocc li abbiamo invece rimandati ad una prossima occasione.
Come raggiungere la panchina
Per raggiungere la panchina bianca e verde occorre percorrere il sentiero in località Monte Alino. Di seguito vi lascio una piccola mappa estrapolata da Google Maps che evidenzia il percorso; all’inizio dello stesso è possibile lasciare l’auto poiché c’è un piccolo parcheggio, lo individuerete facilmente perchè sono presenti dei cassonetti per la raccolta della spazzatura.
Il percorso è in salita e sulla strada transitano alcune vetture. I minuti indicati non rispecchiano affatto il tempo di percorrenza del sentiero. La mia considerazione vale sicuramente per le persone che non sono ben allenate ma anche il sito turistico di Parre indica come tempo di percorrenza un’ora circa.
Per noi almeno il doppio perché con i bambini ci si ferma o per bere o per una piccola sosta. E’ segnalata una deviazione lungo il percorso che non abbiamo intrapreso in quanto sembrava molto più ripida.
La big Bench regala una vista spettacolare sulla valle. Per salire viene in aiuto un piccolo tronco, di fronte alla panchina è posizionato un dispositivo per poggiare il cellulare e scattarsi una bella foto.
La strada, come dicevo sopra, è percorribile in auto ma il problema è parcheggiarla. Per chi non è avvezzo alla guida in montagna lo sconsiglio ancor di più.
Chiesetta di Sant Antonio
Poco prima di raggiungere la panchina sorge questa splendida chiesetta in pietra dedicata a Sant Antonio, fa capolino tra gli splendidi prati fioriti ed è stata costruita per devozione dopo la peste del 1630.
C’è anche un piccolo punto di ristoro self service dove prendere qualche bevanda o un ghiacciolo per rifocillarsi dopo la passeggiata. Nel cestino lasciate l’importo indicato sul listino appeso.
Big bench di Songavazzo
Spostandosi di circa 15 km in auto si trova la big bench presente in val Seriana, quella di Songavazzo.
Questa seconda panchina è facilmente raggiungibile anche con i bimbi piccoli, c’è un grande parcheggio ed in circa 200 m, con un piccolissimo dislivello, la si raggiunge. Anche questa panchina gode di una bella vista. Tutte le Big Bench hanno il vincolo di essere localizzate in luoghi panoramici.
La sorpresa in questo caso è stata incontrare, poco prima, la “Ca de Liber” .
Ca’ de Liber
Chi conosce il dialetto bergamasco probabilmente ha intuito di cosa si tratta, per tutti gli altri significa casa dei libri.
Una bella casetta in legno con all’interno tantissimi libri che si possono prendere in prestito per leggerli a casa e riportarli, da leggere poco sopra sulla big bench o nei tavoli a fianco. In questa casetta potrai trovare i libri donati alla collettività. Avevo sentito spesso parlare di questa bella iniziativa e mi era capitato di vederne altre ma molto più piccole e generalmente consistevano in una piccola vetrinetta o cassettina.
Questa è davvero bella.
La nostra gita in Val Seriana è terminata qui e si è conclusa con un bel gelato in paese. Il territorio offre molte possibilità di escursioni, trekking e sentieri percorribili in bicicletta. Se amate le panchine giganti vi consiglio di non perdere le big bench della val Seriana.
Mi sono innamorata subito di queste panchine, nel momento in cui vidi una prima foto su Instagram. Ora leggendo mi hai dato un ottima idea di viaggio per quest’estate, se si può. Vorrei portare mia figlia ad esplorare questi posti e fare splendide foto anche io.
Sono molto caratteristiche queste panchine e altrettanto il percorso che proponi. Io, ad esempio, è da un po’ che vorrei visitare quelle nelle Langhe che sono più vicine a me e non ne ho ancora avuto l’occasione.
Ovviamente la mia cosa preferita è la Ca’ de Liber, fissata come sono con la lettura. Ho gli occhi a cuore! Ma devo dire che anche le panchine giganti e gli scarpinocc hanno il lo sacrosanto perché 😀
Non sapevo fossero così tante le “big bench”! Pensa che non ne ho mai vista una, sarà il caso di iniziare?! Comunque la casetta in legno con i libri al suo interno è davvero deliziosa!
Non ho ancora provato la panchina gigante ma spopolano sul web, nel post ci dai nuove idee. Preferisco però Ca’ de Liber, lì mi ci perderei volentieri!
Che itinerario interessante! Ricco di sorprese tra big banch e cibo…Non sapevamo dell’esistenza delle panchine giganti in Italia, magari iniziamo anche noi a scovarle qua e là. Ovviamente ci annotiamo la sagra di agosto, non possiamo perderci questo piatto!
Conosco molto bene le panchine giganti della zona bergamasca. Quella di Songavazzo al momento è la mia preferita, anche se non fa parte del circuito delle Big Bench. Quella con il percorso più adatto ai bambini, invece e te la consiglio, è quella di Fonteno (sempre in provincia di Bergamo.
Conoscevo solo le panchine giganti del Piemonte e non sapevo ce ne fossero anche in Lombardia! Me le segno per una gita! La casa dei libri è davvero adorabile…