Koinobori
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I koinobori: la festa dei bambini e carpe giapponesi

Koinobori

Se vi siete recati in Giappone durante i primi giorni del mese di maggio avrete, quasi sicuramente, notato, appeso ai balconi, ai fili ed ai tetti  i koinobori: sagome tubolari raffiguranti le carpe giapponesi.

Esattamente il 5 maggio, a conclusione della golden Week, si festeggia il Kodomo no hi: la giornata dei bambini. A partire dal 1948 è diventata festa nazionale in tutto il Giappone. In origine solo per i figli maschi le famiglie appendevano  un koinobori mentre oggi la tradizione vuole che ce  ne sia uno per ogni figlio.

Talvolta i koinobori raffigurano delle semplici carpe, in altri viene invece raffigurato Kintaro, personaggio mitologico con il Kabuto, elmetto tipico dei samurai,  che cavalca una carpa.

La carpa koi, una carpa tutta colorata, è presente in tutti i laghetti giapponesi, se ne vedono di bellissime dai colori più variegati.

In alcuni luoghi, come al palazzo imperiale di Kyoto, è  possibile acquistare del cibo per loro attraverso una simpatica macchinetta che distribuisce le palline.

Anche noi le abbiamo acquistate, si estrae il cibo e la pallina vuota viene si lascia in un contenitore per il suo riutilizzo.

I koinobori somigliano ai nostri aquiloni e vederli svolazzare in cielo è davvero un bello spettacolo. Essi vogliono augurare forza e virtù ai bambini,  la carpa è simbolo di coraggio ed energia.

La festa dei bambini in Asia.

Questa festività, con usanze proprie, è presente in altri paesi del mondo:

Cina, Taiwan, Hong Kong, Macao, Corea e Vietnam.

In questi paesi questa festa si celebra secondo il calendario lunare, come era in origine anche per il Giappone ossia nel quinto mese di quel calendario.

Avete mai assistito o partecipato, durante uno dei vostri viaggi, ad una festa tradizionale?

Per scoprire qualcosa in più sul Giappone continuate la navigazione qui.

In alcune parti del paese ai primi di maggio è ancora possibile assistere alla fioritura dei ciliegi. Potrebbe essere una buona idea e periodo per organizzare un viaggio.

Un augurio a tutti i bambini per la loro festa 🎏

8 thoughts on “I koinobori: la festa dei bambini e carpe giapponesi

  1. Il Giappone durante la fioritura dei ciliegi e con le carpe-aquiloni in aria deve essere uno spettacolo! Non so se te l’ho già detto ma questo paese mi ispira davvero tantissimo e da un po’ è salito in cima alla mia wish list.
    Per rispondere alla tua domanda, l’unica festività alla quale ho partecipato all’estero è stata quella del Thanksgiving: un anno ero a New York in quel periodo e abbiamo assistito alla parata di Macy’s: una cosa molto commerciale, che non regge il confronto con le carpe giapponesi. Però abbiamo avuto la fortuna di essere invitati a casa di un’amica americana per una cena a base di tacchino!

  2. Davvero bellissima l’idea di festeggiare i bambini. E poi me le sono immaginate, quelle carpe simboliche e volteggianti. I giapponesi sanno davvero essere poetici. Spero di poter andare anche io in Giappone quanto prima.

  3. Ho letto un libro di un autore giapponese che ha dedicato pagine e pagine al laghetto delle carpe del giardino. Adesso capisco.. deve essere molto suggestiva la festa con li aquiloni carpa e sono soprattutto molto contenta che anche le bimbe abbiano adesso il loro koinobori. Sempre molto interessanti i tuoi articoli sul Giappone.

  4. Non sono ancora stata in Giappone ma le tradizioni giapponesi mi piacciono molto. Ho un’amica di Osaka che ogni tanto mi manda regali di forme e fattezze strane. Ogni volta scopro una tradizione, una superstizione o un augurio diverso. Mi intriga moltissimo.

  5. Non ho ancora avuto l’occasione di visitare il Giappone, pero’ dev’esser affascinante recarvisi specialmente durante le loro celebrazioni e feste tradizionali come questa che hai descritto! Chissà che festa di colori quegli aquiloni! Così come le Carpe Koi, le trovo bellissime!

  6. Non sapevo della festa dei bambini… Che bello! Se ho mai partecipato ad una festività locale? Si, in Cina, alla Festa della Repubblica… In realtà è stato un caso e sinceramente non ripeterei l’esperienza perché c’era tanta, troppa, gente in giro!

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