Visitare Bako National park
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Visitare il Bako National Park: si può anche in famiglia

Durante un viaggio alla scoperta del Borneo malese nel Sarawak visitare  il Bako National park è un’esperienza da inserire in short list. Il Bako copre un’area di 27 kmq ed è facilmente raggiungibile da Kuching, città in cui fare base. L’attrazione principale del parco è la scimmia con la proboscide ma questo non è l’unico motivo per visitarlo. La vegetazione e la fauna è molto ricca ed i trekking regalano panorami meravigliosi, ce ne sono di diverse difficoltà. Di seguito le possibilità per visitarlo.

Come organizzarsi per visitare il Bako National park

Le possibilità per una visita in questo splendido parco sono tre:

1_Partecipare a un’escursione organizzata giornaliera con una guida in piccoli gruppi prenotando con un’agenzia locale.

2_Organizzare lo spostamento in autonomia fino al molo delle barche ed una volta giunti al jetty acquistare i biglietti di andata e ritorno per il trasporto e l’ingresso al parco. Potete visitarlo in autonomia, non è obbligatorio avere una guida, ma potete ingaggiarne una.

3_Fermarsi una notte e pernottare nell’unica struttura disponibile del parco. Non è possibile portarsi da mangiare, si possono acquistare colazione pranzo e cena nel piccolo self service presente nel parco.

Per quanto riguarda l’alimentazione il ristorante è molto semplice ma sicuramente si trova qualcosa che piace anche ai bambini. Noi abbiamo pranzato li e non è mancata la scelta tra: riso, noodle, pollo, verdure, frutta e anche dei dolcetti.

Acqua e bibite sono a disposizione oltre al caffè americano che ho notato essere immancabile in ogni località.

Visitare Bako National park

Perchè visitare il parco con la guida?

La guida conosce bene il posto, è di supporto e aiuto durante il trekking, fornisce molte informazioni sugli animali e soprattutto è molto brava ad avvistarli; quando si trovano nascosti tra i rami riesce a trovarli con una naturalezza incredibile. Un semplice suono permette alla guida di individuare quale animale si sta avvicinando. 

La guida può inoltre metterci in guardia da insetti e serpenti che a prima vista sembrano innocui ma potrebbero essere velenosi.

Per chi pernotta nel parco è assolutamente fattibile fare anche una passeggiata in autonomia ma mi sento di consigliare una prima esperienza ed un primo trekking con la guida per i motivi esposti sopra.

Il secondo motivo per cui consiglio di avventurarsi tra la foresta con una persona esperta è la sua conoscenza dei percorsi e l’aiuto che può fornire in situazioni di difficoltà come ad esempio una caduta o indicare il comportamento da tenere quando si incontra da vicino un animale.

L’umidità all’interno della foresta è notevole, si spendono molte energie camminando  ed è necessario reidratarsi bevendo acqua. Non abbiamo avvertito particolarmente caldo in quanto all’interno della foresta c’è molta ombra. Si suda più per la fatica che non per il sole.

Come vestirsi per visitare il Bako National park

È consigliabile indossare una buona scarpa da trekking o una scarpa che abbia una suola con grip ed indossare abiti di colore chiaro per evitare di richiamare insetti.

I pantaloni meglio lunghi in quanto camminando nella foresta è possibile graffiarsi con i rami. Il cappello non deve mancare.

Per quanto riguarda i repellenti per gli insetti noi abbiamo utilizzato Jungle forte con il 50% di DET.

Sull’opportunità o meno di effettuare profilassi antimalarica consiglio di consultare l’ufficio viaggi presso l’ATS di competenza. Verrà presa in considerazione dal medico il periodo in cui vi recate, le zone che intendete visitare e le personali condizioni di salute.

Visitare il Bako National park, quali animali è possibile incontrare?

La doverosa promessa è, come sempre, che l’avvistamento degli animali all’interno del loro habitat naturale in libertà, non è sempre garantito. Ci vuole una buona dose di fortuna e può succedere che il gruppetto avanti di voi di poche decine di metri avvisti un animale mentre voi no così come il contrario.

Io sono la prima con le aspettative al massimo tuttavia conviene mantenerle basse per evitare delusioni, capita anche che il vostro compagno scorga l’animale e voi no 🙁

Chi viaggia con bambini può impostare il safari fotografico come una caccia al tesoro, con un tesoro difficilissimo da scoprire e ben nascosto (gli animali)!

Il parco è habitat delle scimmie grigie, dei macachi, delle scimmie nasiche (o con il nasone) anche dette scimmie con la proboscide, del cinghiale barbuto, diverse specie di insetti, granchi, uccelli e rettili.

Scimmie grigie Borneo

DUSKY LEAF MONKEY

Simpatiche scimmiette grigie con “occhiali” bianchi, i suoi cuccioli sono di colore arancione per poi cambiare colore in fase adulta. Amano stare in piccoli gruppi e la foresta pluviale è l’habitat prediletto. Le abbiamo avvistate un paio di volte durante il trekking, la prima più di sfuggita mentre saltavano da un ramo all’altro mentre la seconda erano in riposo tra i rami.

MACACHI

Dislocati per lo più sulla lunga spiaggia, adorano nutrirsi di granchi. Ci siamo avvicinati, ma non troppo, come indicato dalla guida. Con curiosità ci osservavano passare.

ATTENZIONE: è severamente vietato fare il bagno per la presenza di coccodrilli.

LE SCIMMMIE CON LA PROBOSCIDE

Non aspettavamo che di incontrarle.. specie endemica della regione del Borneo, si stimano circa trecento esemplari presenti nel parco.

Visitare Bako National park

CINGHIALE BARBUTO

 E’ una specie di suide indigena che vive in Borneo, si nutre di semi, frutta, insetti e piccoli animaletti. Non sempre si riesce ad avvistarlo, siamo stati fortunati

Oltre a questi animali ne abbiamo avvistati altri, l’esperienza è stata incredibile!

Ti sei perso il nostro viaggio? Lo puoi rivedere su Instagram nelle storie in evidenza. Noi abbiamo viaggiato con i nostri figli di 10 e 12 anni, per loro è stato incredibile avvistare gli animali. Durante i trekking avevano molta più energia di noi e non erano mai stanchi! Se hai qualche curiosità o ti seve qualche informazione non esitare a scrivermi.

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