Lo splendido e famoso lago di Carezza situato in Val D’Ega a 1543 m sul livello del mare è meta famosa e blasonata da diversi turisti. Nell’articolo le informazioni pratiche per organizzare al meglio la visita e qualche consiglio sui parcheggi al lago di Carezza.
Lo splendido paesaggio delle dolomiti fa da cornice al lago; le dolomiti sono sito patrimonio mondiale dell’Umanità e uniche al mondo; le sue immagini hanno già fatto il giro del mondo grazie agli splendenti colori delle sue acque su cui aleggia anche una leggenda.
Come per tutti i luoghi famosi è importante sapere come muoversi ed organizzarsi. Meno noto rispetto al lago di Braies è comunque meta di tanti turisti giornalieri che si fermano anche solo per una breve passeggiata intorno al lago o per foto instagrammabili.
Parcheggi al lago di Carezza
Fronte lago ci sono due parcheggi a pagamento che si riempiono con facilità. Noi abbiamo raggiunto il lago di Carezza dalla Val Venosta quindi siamo arrivati intorno alle 11. Troppo tardi! I parcheggi erano entrambi pieni ed un vigile faceva scorrere il traffico per evitare intralci e ingorghi. La gestione è parsa davvero efficiente.
Per chi riesce a parcheggiare qui un sottopassaggio conduce al lago.
Sconsiglio di parcheggiare lungo la strada (anche alle moto) abbiamo notato la polizia locale al lavoro 😉 .
Proseguendo lungo la strada in direzione seggiovia, lasciando il lago alle spalle, c’è un grande parcheggio sulla destra. È una bella passeggiata perlopiù pianeggiante, basta congiungersi al sentiero 10 per arrivare ai piedi del lago.
Mangiare, bere e servizi igienici
Il sottopassaggio che conduce ai parcheggi conduce anche ad un’area attrezzata con servizi igienici e zona commerciale dove si trovano chioschi e bar per una pausa pranzo.
Sono diverse le opzioni che comprendono piatti fissi più bevanda sia per bambini che per adulti.
Chi preferisce qualcosa di più classico trova ristoranti e chalet sulla strada che porta alla seggiovia.
Viaggiare con bambini
Sia il percorso intorno al lago che la passeggiata dalla seggiovia sono fattibili dai bambini. Il percorso che permette di ammirare il lago da diverse angolazione è un breve anello con diversi punti panoramici. Circa un’ora di cammino a passo lento.
Portare sempre cappellino, bottiglia d’acqua e occhiali da sole. Macchina fotografica of course!
La leggenda del lago di Carezza
Leggenda narra che uno stregone si innamorò di una ninfa che viveva nel lago:
“Questa ninfa deliziò con il suo canto melodioso i viandanti che salirono al Passo di Costalunga. Un giorno, anche lo stregone di Masaré la sentì cantare e si innamorò sperdutamente della ninfa. Egli usò tutti i suoi poteri per conquistare la fatina del lago senza riuscirvi. Così lo stregone chiese aiuto alla strega Langwerda, che gli consigliò di travestirsi da venditore di gioielli, di stendere un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar, e di recarsi quindi al Lago di Carezza, un lago a ben 1.520 m di altitudine, per attirare la ninfa e portarla con sé.
Così fece: stese il più bell’arcobaleno mai visto sino ad allora tra le due montagne e si recò al lago, ma dimenticò di travestirsi. La ninfa rimase stupita di fronte all’arcobaleno colorato di gemme preziose. Ma ben presto si accorse della presenza del mago e si immerse nuovamente nelle acque del lago. Allora non fu più vista da nessuno. Lo stregone, distrutto dalle pene d’amore, strappò l’arcobaleno con le gemme dal cielo, lo distrusse in mille pezzi e lo gettò nel lago.”
Fonte sito: suedtirolerland.it
Forse su Instagram l’aveva già letta 😉
Tips
Non è necessario lo scarponcino da trekking ma è sufficiente una buona scarpa da ginnastica.
Evitare le ore centrali della giornata se non volete trovare troppa gente.
Da parecchi anni non faccio una capatina al lago di Carezza, mi piacerebbe proprio tornarci! Grazie per queste utili informazioni, le terrò a mente per la mia prossima gita 🙂