Aigues-Mortes, tappa da non perdere in un viaggio tra Provenza e Camargue.
Non eccessivamente distante rispetto ad Isle sur la Sourge, nostra base in Provenza, abbiamo fatto un salto anche in Camargue dopo essere rimasti affascinati da Arles, cittadina provenzale che sorge ai piedi del Rodano.
Aigues-Mortes è un bellissimo borgo racchiuso da ben conservate mura fortificate dalla forma di un perfetto quadrilatero. Prima di fermarci nel borgo abbiamo optato per la visita delle saline.
La saline
Causa covid, al momento della visita ai primi di luglio 2020, non era ancora operativo il trenino che fa il giro panoramico delle saline ma abbiamo ugualmente deciso di visitarle percorrendole a piedi, ci hanno consegnato una mappa con un percorso da seguire di circa 3 km. Il percorso è ben segnalato e non c’è rischio di perdersi. È in ogni caso segnalato un numero da contattare in caso di problemi. Abbiamo avuto modo di ammirare anche i fenicotteri.
È importante avere sufficiente acqua potabile con sé, il sole nei mesi estivi è molto forte nella zona. Lo spettacolo delle vasche di sale che assumono mille colori e sfumature è incredibile. C’è la possibilità di salire su una montagna di sale. Per i bambini, ma anche per i grandi, è molto bello.
Il biglietto famiglia, 2 adulti e 2 bimbi, ha un costo di 35 €. All’esterno c’è un parcheggio gratuito e toilette.
Il borgo
Raccolto tra le mura, che si possono percorrere a piedi, questo bellissimo borgo è punteggiato da piccoli negozi, biscotterie e cioccolaterie che si susseguono l’un l’altra.
Nella bella piazzetta capeggia la statua del re Luigi IX che fece costruire il borgo nel 1240 circa. La zona era inizialmente abitata solo dai salinai, dai pescatori e dai benedettini; il re per renderla appetibile costruì questo villaggio. Il suo scopo era avere uno sbocco sul mare per organizzare una crociata.
Cavalli e cavalieri non mancano tra immagini, armature ed anche come allestimento nei negozi. Nella piazzetta, intorno alla statua, si raccolgono diversi bar e cafè. Le poche vie si intersecano come in una scacchiera; sembra un piccolo quadro.
All’interno delle mura la zona è interamente pedonale. All’esterno sono presenti numerosi parcheggi a pagamento ad ore (comodi e convenienti), il borgo è piccolo ma merita assolutamente una sosta.
Presente anche un piccolo trenino turistico.
Ci è rimasta la voglia di scoprire la Camargue in un prossimo viaggio, questa volta ci siamo dedicati maggiormente alla Provenza. Tutta questa zona è da visitare senza fretta assaporandone i luoghi. E’ comunque valsa la pena dedicare una giornata ad Arles e Aigues-Mortes che abbiamo abbinato.
Sia sulla pagina facebook che su Instagram trovate altre foto.
Ci sono stata tantissimi anni fa, da ragazzina, in una giornata in cui pioveva a dirotto. Avevamo fatto anche il giro delle saline col trenino, ma con il diluvio universale non è stato granché. Mi piacerebbe tornarci per conoscerla meglio.
Ciao Julia, sai che per Pasqua avrei dovuto fare un bel tour della Camargue e Aigues-Muertes era una delle tappe dell’on the road. Un dispiacere aver dovuto rinunciare al viaggio, ma sono positiva e penso che sia stato solamente rimandato. L’itinerario è già pronto e non vedo l’ora di poter partire per visitare questi posti meravigliosi. Che belle che devono essere le saline!
Sono stata in Camargue qualche anno fa e mi è piaciuta tantissimo; le saline di Aigues Mortes sono una delle cose più belle che ho visto durante questo viaggio!
Sono sincera: Aigues-Mortes non mi ha entusiasmato: l’ho trovata troppo “finta” e turistica per i miei gusti. Magari in tempi di covid si è ridimensionata, ma all’epoca mi era sembrato un borgo gradevole, senza dubbio, ma che in qualche modo aveva perso la sua autenticità rispetto ad altri borghi della Provenza. Non ho visitato però le saline e questo in effetti mi dispiace molto.